Dec 23, 2024
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In questa stagione tutte le caffetterie di piazza Duomo cominciano a preparare i tavolini all'aperto, lasciando il monotono inverno Milano si tinge di splendidi colori. Nelle vetrine dei negozi alla moda spuntano nuove vivaci tonalità e vestiti leggeri, i mercati della città si colorano con carciofi, asparagi, pomodori e molte verdure di stagione, sembra che nella città si respiri una nuova energia.
Con questi primi segni di primavera, a Milano si apre il grande evento fieristico "Salone Internazionale del Mobile" (Milano Salone). E' il più importante evento mondiale con una lunga storia e tradizione fin dal 1961: non solo gli "industrial designer", ma anche molti produttori leader in ogni campo osservano attentamente questo evento. La scrittrice Asami, che vive in Italia, visita l'esposizione di "Panasonic"ormai già al 6°anno.
Fusione di spazi futuristici ed architettura tradizionale all'Università degli studi di Milano
La massiccia costruzione in mattoni dell'Università degli studi di Milano è uno degli edifici più importanti di Milano, ed è stato costruito verso la metà del 15°secolo, per volere del Duca Francesco Sforza. L'esposizione di Panasonic di quest'anno si trova nel corridoio chiamato Portico Del Richini. Le esposizioni dell'Università di Milano sono state co-promosse dal Comune di Milano e dalla rivista "Interni". E' considerata una mostra di grande prestigio e riceve ogni anno molte attenzioni. L'importante luogo storico, che fa da cornice alla mostra, sembra incarnare perfettamente il tema di quest'anno: "HYBRID ARCHITECTURE & DESIGN"
Superato l'ingresso dal caratteristico colore rosso-mattone, si continua in un corridoio dalle pareti intonacate di un bianco brillante. In fondo al corridoio un pannello dal look moderno intitolato "Energetic Energies" è all'ingresso della sala espositiva di Panasonic.
Basta un passo oltre il sipario nero e noto subito la calma del colore verde e bianco come in un lungo paesaggio collinare, poi un movimento di ombre e una BGM accogliente. Sotto la luce soffice, si estende uno spazio misterioso che, in qualche modo, trasmette tranquillità. Innumerevoli moduli di pannelli solari, come fossero vegetazione, coprono grandi cubi bianchi simulacro di una città di grattaceli in miniatura. Guardandoli uno per uno da vicino, pur essendo materia inorganica, nel suo complesso, mi fanno sentire in un ambiente molto naturale. Non si avverte il senso di incongruenza di questo spazio che può essere definito l'epitome della città futura ma esposto in un palazzo del Rinascimento. L'unica stranezza è non sentire la distanza tra due mondi così lontani, l'istallazione che si trova qui è un perfetto mix tra storia e futuro, ambiente urbano e natura.
"Vivere" una esperienza del futuro, invece di "Vedere"
Oltre 6000 moduli di pannelli solari (in scala 20:1 rispetto al formato originale) occupano lo spazio espositivo. A prima vista può sembrare un gran numero di unità, ma allora perché questo spazio è così confortevole? Uno dei concetti chiave è che i pannelli, pur essendo elementi bidimensionali, vengono utilizzati per decorare uno spazio tridimensionale, come fossero foglie di alberi libere di espandersi."Energie Energetiche" è dunque il concetto che Panasonic vuole promuovere. L'architetto Akihisa Hirata ha curato questa esposizione per concretizzare il concetto di Panasonic. Mostrando grande cura e sensibilità nella distribuzione tridimensionale di tutti gli elementi è sapientemente riuscito a ricreare quelle proporzioni e quelle armonie tipiche degli ambienti naturali. (Tale concetto era stato espresso anche nella mostra Vol. 1 "Solar panels shaping the look of cities and energy resources in the future.").
Mentre ero in questo piacevole spazio espositivo mi sono improvvisamente tornate alla mente le parole di alcuni esperti viticoltori che ho incontrato in Toscana. Come noto, la Toscana è una regione famosa in tutto il mondo per i suoi vini. Forse meno noto è che la qualità della produzione vinicola dipende dalla esposizione delle piante alla luce solare. Analogamente anche l'efficienza energetica dei pannelli dipende dall'esposizione alla luce solare. La distribuzione spaziale dei pannelli quindi non è dovuta solo a scelte estetiche ma anche ad un attento studio di ottimizzazione dell'efficienza energetica. Le leggi di natura, che i viticoltori toscani conoscono bene, sono applicate anche alla città del futuro immaginata dall'architetto Hirata.
Inoltre la mostra non si limita all'impatto visivo ma anche i suoni sono altrettanto importanti. Ascoltando attentamente posso sentire un sottofondo di canti a cappella, il vociare dei bambini, le risate della gente, il rumore di un treno che frena e tutti gli altri suoni che ci sono familiari nella vita di tutti i giorni. Il frastuono della città Milano proveniente dall'esterno si armonizza, senza soluzione di continuità, con i suoni della città del futuro. Chi entra in questo spazio può effettivamente sentire di vivere, e non solo guardare, la città del futuro.
La storia della città che si espande tra le nuvole e la luce
Varie ombre si muovono sul pavimento o intorno a noi proiettate da 17 proiettori. Vediamo innumerevoli treni e auto girare per la città. Ecco quindi che la città diventa animata e ci trasmette tutta la sua vitalità. Di tanto in tanto anche l'ombra di una grande nube passa sopra la nostra città in minuatura e questo mi da l'illusione di essere sospesa tra la città e il cielo.
Proprio in quel momento, un signore italiano, che era in piedi accanto a me, mi fa notare le miniature di figure umane e mi dice: «Sai, ci sono le persone che vivono qui? C'è una storia. Le città e la gente, hanno una storia. Questa non è una "mostra", è una "proposta di visione del futuro", credo». L'Italia è il paese del sole, ma è anche un paese in cui la carenza di energia costituisce un problema. Mi sono quindi chiesta che effetto possa fare questa mostra su una persona nata e cresciuta in un paese come l'Italia. Ho quindi colto l'occasione per girargli la domanda ... «Innanzi tutto, l'idea sembra grande, non è banale. E' raffinato, l'atmosfera del locale è molto bella. Credo sia una proposta importante, per il futuro, far uso della tecnologia e al tempo stesso rispettare anche l'ambiente». Prima o poi verrà il giorno in cui si potranno vedere allestimenti tridimensionali di panelli solari anche sulle colline della Toscana? Mentre il signore parlava erano più o meno questi i miei pensieri.
Uscendo dalla sala dell'installazione, si può notare il display del sistema di batterie utilizzato per immagazzinare energia dei pannelli solari a grandezza naturale. Dopo aver visto un vero e proprio pannello, guardo di nuovo l'installazione stand, e subito mi si presenta un'immagine più concreta e realistica della città futura. Ora che sono più consapevole del rapporto di scala vengo sopraffatta dall'idea di quelle che dovrebbero essere le dimensioni della città futura. Mentre sono ancora stordita da questa idea proseguo la visita e vedo avvicinarsi uno stand con un'atmosfera calorosa e un po' soffusa.
Conoscere la tecnologia e i design di illuminazione LED di ultima generazione
In questo stand si presentano le produzioni frutto della collaborazione tra giovani designer di Milano e Panasonic. Sono esposti vari prodotti che incarnano l'idea di "creare, conservare, risparmiare energia" che fa parte della filosofia Panasonic. Anche in Italia la tecnologia LED sta acquisendo sempre più popolarità e notorietà. Ho però sentito dire che molte persone esitano ad utilizzarla perché produce una luce di un bianco freddo. Tuttavia, i prodotti in mostra qui danno una luce giallo tenue molto confortevole per gli occhi. Questa tecnologia, chiamata "Regolazione di colore Synchro", consente di regolare il colore e l'intensità luminosa dei dispositivi LED. Si può quindi avere una luce forte di colore bianco, ed una invece più bassa di colore giallo. I giovani designer di Milano hanno creato 4 lampadari che ben si adattano sia con arredamento moderno che classico.
Personalmente preferisco evitare i prodotti del genere "questo è l'ultimo modello!". Tuttavia, guardando questi lampadari a forma di fiori, o realizzati in feltro, e che producono una luce calda, ho pensato che "mi farebbe molto piacere averne uno per il salone di casa mia". Un giorno non troppo lontano, il design e la tecnologia entreranno nelle nostre case e miglioreranno le nostre vita, sia dal punto di vista estetico che del risparmio energetico. Con questi pensieri ho lasciato l'esposizione.
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